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Cinque amici si rivedono dopo parecchi anni e in una serata temporalesca sono costretti a ricordare una spiacevole vicenda della loro adolescenza. Il professore Riberti, quindici anni prima, era stato da loro assalito e lasciato mezzo morto a terra sotto ca-sa sua, massacrato perché comunista. All'epoca riuscirono a ca-varsela, ma la faccenda adesso pare riaprirsi. Durante l'incontro, Livio, il protagonista, tesse la trama in feed back delle vicende della Mandragora, circolo del Movimento Sociale Italiano nel cuore della Taranto dei primi anni Novanta, dell'attivismo politico della destra in trasformazione, dei feroci scontri fra i giovani del Fronte della Gioventù e quelli del cen-tro sociale, dei legami con l'ex sindaco Giancarlo Cito. Tutto intrecciato con la vita studentesca, le intese sentimentali fra compagni e compagne di scuola, i luoghi di ritrovo dei liceali di quel periodo. A fare da sfondo la città, con i riferimenti all'Ilva, alla qualità della vita e ai palazzi fascisti, entro cui si agitano giovani e anziani ideologizzati e menefreghisti, idee contrastanti e ricerca affannosa di una identità inconoscibile.